
Non solo trascorriamo ogni giorno molte ore in casa ma la maggior parte delle attività che svolgiamo tra le mura domestiche come cucinare, lavarsi o utilizzare gli innumerevoli dispositivi elettronici sono responsabili di emissioni di CO2 e altre sostanze inquinanti: l’inquinamento indoor è, insomma, un problema non meno rilevante dell’inquinamento ambientale e, spesso, a differenza dell’ultimo piuttosto trascurato.
L’importanza del ricambio d’aria in casa
Garantire il ricambio d’aria in tutte le stanze della casa e in particolare in quegli ambienti, come la cucina o il bagno, dove durante la giornata si svolgono attività che implicano maggior rilascio di vapore acqueo è la prima fondamentale regola per avere in casa un’aria più pulita. Aprire le finestre ogni mattina, o durante l’estate la sera e nelle ore più fresche per evitare di far riscaldare eccessivamente casa, e lasciarle aperte per almeno mezz’ora aiuta il ricambio d’aria. Se a causa dell’esposizione dell’edificio o della mancanza di aperture è difficile assicurarsi una buona aerazione delle stanze è consigliabile utilizzare un purificatore d’aria elettrico: sul mercato ne esistono ormai di ogni dimensione e di ogni fascia di prezzo, adatti per questo a tutte le esigenze.
Come evitare odori e tossine quando si cucina
Per evitare l’eccessiva formazione di vapore acqueo ma anche che i residui di cottura si accumulino nell’aria, è sempre consigliabile utilizzare la cappa quando si cucina e in particolare quando si preparano cibi fritti o che richiedono lunghe cotture (ragù, stufati, eccetera). In sua assenza è indispensabile mantenere aperte le finestre anche mentre si è ai fornelli.
Gli oli essenziali (anche un formato spray) aiutano a purificare l’aria in casa
Contro gli odori di cucina, e più in generale i cattivi odori casalinghi, si possono utilizzare degli spray per l’ambiente a base di oli essenziali, come quello brevettato di Puressentiel che non solo regala agli ambienti una profumazione unica, ma vanta una formulazione per aiutare a purificare l’aria da tossine e altre sostanze nocive per la salute della persona. È un’abitudine antica, del resto, quella di utilizzare estratti dalle piante, come appunto gli oli essenziali, per purificare gli ambienti dove si trascorre più tempo ogni giorno. Eucalipto, lavanda, limone, timo, cannella sono tra le essenze che più aiutano a ripulire l’aria: l’aspetto a cui fare più attenzione è scegliere prodotti appositamente pensati per essere vaporizzati all’interno.
Usare le piante per rendere l’aria di casa più pulita
Più in generale dalle piante viene un aiuto importante contro l’inquinamento indoor: numerosi studi – il più citato in proposito è quello della NASA – hanno confermato nel tempo che, grazie alla fotosintesi, le piante non sono solo capaci di assorbire l’anidride carbonica presente nell’aria, rendendola già in questo modo più pura e meno viziata, ma anche altre sostanze volatili potenzialmente nocive per la salute. Per questo è raccomandabile avere una pianta in soggiorno, vicino alla scrivania, secondo qualcuno anche in camera da letto e più in generale nelle stanze dove si trascorre più tempo. Le più adatte a purificare l’aria sono la sansevieria, il ficus, la dracena.
Eliminare la polvere per respirare meglio in casa
Naturalmente la polvere è la prima nemica della qualità dell’aria domestica: non si può pensare di purificare l’aria, così, senza essersi prima assicurati di rimuovere la polvere accumulata su mobili, tende, divani, cuscini e materassi. La buona notizia è che molte aspirapolveri moderne hanno integrate funzioni ad hoc di purifica dell’aria.
